Tipi di caccia

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Tipi di caccia

CACCIA AL CAPANNO: prevede l’allestimento di un rifugio, detto capanno, mimetizzato con l’ambiente circostante con foglie, rami e cespugli, nel quale il cacciatore si apposta e spara attraverso le feritoie agli uccelli che passano.
Spesso fuori dal capanno vengono disposte delle gabbie con uccelli che fanno da richiamo. Sono vietati i richiami vivi accecati ed i richiami acustici.
Prede: tordi, merli, fringuelli, passeri, cesene, peppole e, nelle vicinanze di fiumi, laghi, paludi e zone umide in genere, codoni, germani, fischioni, marzaiole, alzavole, mestoloni.

CACCIA VAGANTE: è il tipo di caccia considerato più sportivo, perché il cacciatore vaga alla ricerca di selvaggina di ogni genere, con o senza il cane. Ovviamente deve tener conto delle limitazioni territoriali previste dalle leggi Regionali.
Prede: quaglia, beccaccia, starna, allodole, tordi.

CACCIA ALL’ASPETTO: i cacciatori si posizionano in un determinato punto e aspettano il passaggio della selvaggina; viene detta anche caccia allo spollo e la caccia all’alloggio o al rientro, la prima viene effettuata di mattina quando gli animali escono dal rifugio notturno e la seconda la sera, quando rientrano.
Rispetto alla caccia vagante, questa tipologia è più distruttiva e poco leale nei confronti degli animali.
Prede: tordo, beccaccia, cinghiale, daino, cervo, capriolo.

CACCIA IN BATTUTA: i cacciatori partecipano alla battuta in gruppo, si appostano in determinati punti, le poste; un altro gruppo di cacciatori, i battitori e le mute dei cani cercano di spingere gli animali verso le poste, con appositi rumori e richiami.
Le Regioni e le Province provvedono a regolare questo tipo di caccia, predisponendo il Registro dei Cacciatori abilitati alla caccia in squadra, dove vengono annotati tutti i dati e i ruoli dei componenti della squadra.
Prede: cinghiale, daino, camoscio e capriolo.

CACCIA DI SELEZIONE : è un tipo di caccia programmata nel quale si decide la tipologia e le caratteristiche di animale che deve essere abbattuto, spesso per abbassare il numero dei componenti di alcuni gruppi che potrebbero causare danni all’ambiente in cui vivono, data la loro elevata quantità. Gli animali abbattuti vengono controllati da veterinari incaricati.
Prede: riguarda soprattutto gli ungulati come il cinghiale, il cervo, il daino e il muflone.

CACCIA NOTTURNA: è vietata dall’art. 18 della legge 157/1992 che stabilisce che il cacciatore può esercitare l’attività da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto, ad eccezione della caccia agli ungulati che si può prolungare fino ad un’ora dopo il tramonto.
Purtroppo proprio durante la notte viene praticato il bracconaggio, dove vengono utilizzati i silenziatori per eliminare il rumore degli spari e i puntatori laser che sostituiscono i fari delle auto.

CACCIA NEI PARCHI: la Legge 157/1992 vieta tassativamente questo tipo di caccia, perché si tratta di aree protette, nate proprio per permettere alle specie di riprodursi e di essere studiate.